sabato 23 maggio 2015

Nessun controllo sulla legislazione anti-democratica della coalizione di Netanyahu

La coalizione delle donne per la pace è stata un partito ad una petizione contro la legge israeliana antiboicottaggio, lavorando congiuntamente con Adalah e l'Associazione per i Diritti Civili in Israele. Mercoledì 15 aprile la sentenza dell'alta Corte israeliana ha lasciato la legislazione più o meno intatta. L'unica eccezione era di squalificare un elemento, che ha permesso a chiunque di citare in giudizio per boicottaggio relativi danni "senza prove".

Il disegno di legge anti-boicottaggio è uno di una miriade di legislazione razzista e anti-democratica volta a mettere a tacere l'opposizione e limitare i diritti della minoranza palestinese. La coalizione delle donne per la pace vuole affermare ancora una volta che il boicottaggio è uno strumento universalmente riconosciuto, legittimo e nonviolento nelle lotte per il cambiamento sociale e politico. La Corte israeliana non ha tutelato il diritto dei cittadini alla critica delle politiche del governo.

Non saremo dissuase dal esporre e portare alla discussione pubblica gli interessi economici che guida l'occupazione. Noi cContinueremo a resistere all'occupazione utilizzando tutti i mezzi legittimi e non violenti.

Con l'assenza di controlli legali sulla persecuzione politica in Israele, i commenti scioccanti di Netanyahu nel giorno delle elezioni, esprimendo il razzismo e l'intolleranza del dissenso, saranno senza dubbio scritti nella legge nel prossimo Knesset. La decisione dell'alta Corte non è riuscito a identificare questo grave pericolo. Dà una luce verde alla normativa anti-democratica come il disegno di legge di nazionalità che cerca di stabilire l'ebraicità di Israele nella legislazione; luce verde per istituire una pena di morte per i palestinesi accusati di terrorismo; luce verde per vietare organizzazioni si sinistra di ricevere donazioni.

Tali disegni di legge sono già una parte delle trattative per la formazione di una coalizione. Uno prende di mira anche l'autorità dello stesso ramo legislativo proponendo di impedire l'intervenzione dell'alta Corte nelle decisioni del Knesset e del comitato elettorale centrale.

Alla luce della sentenza della Corte, chiediamo alla comunità internazionale di:

  • Condannare l'attacco contro la società civile israeliana e la libertà di espressione
  • Affermare che il divieto di qualsiasi richiesta di boicottaggio utilizzato come strumento nella lotta contro l'occupazione è anti-democratico.
  • Condannare l'impunità di Israele come una cosiddetta democrazia nonostante la sua apparente mancanza di rispetto dei diritti umani e fondamentali civili.

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